sabato 21 febbraio 2009

Al via la collaborazione con Tanit

E' ufficialmente iniziata la collaborazione che vede protagoniste Cataniaviva e Tanit, casa editrice catanese nata a Gennaio, ma che ha già pronto il primo romanzo da pubblicare: Nessun Peccato, di Maria Luce Bondì.
Cataniaviva offrirà gratuitamente a Tanit un comitato di lettura (attualmente composto da Elena Caruso, Andrea Lisi, Fiammetta Longo, Giorgia Menta e Roberta Puleo) che appunto leggerà dei testi inediti elaborando poi una scheda critica. Si tratta quindi di un banco di prova molto stimolante per chi è interessato al settore dell'editoria, o per chi in genere ama la letteratura e vuole cimentarsi in una critica attenta e personale.
Chiunque sia interessato può contattarci all'indirizzo e-mail cataniaviva@gmail.com

Andrea Lisi

mercoledì 18 febbraio 2009

La Genova di De Andrè - parte seconda

Genova, 5 Febbraio 2009

Caro Diario,
stamattina abbiamo fatto una lunga passeggiata per le vie di Genova… siamo entrati nella chiesa di S. Lorenzo.. abbiamo visto le torri medievali e la casa di Cristoforo Colombo. Siamo ritornati in via Garibaldi…E poi per i carruggi genovesi, stavolta alla luce del sole… Via Prè e .. Via del Campo! Il negozio di Gianni Tassio… un mausoleo deandreiano! Ci sono foto, dischi… e poi un piccolo angolo, che sembra un altarino, in cui i visitatori lasciano una sigaretta a Faber… sapessi quante ce n’erano! Anche noi abbiamo lasciato la nostra. E poi anche i quaderni dei visitatori.. anche lì ovviamente abbiamo impresso il ricordo del nostro passaggio, per questa tappa fondamentale del tour deandreiano. Nel piccolo negozio risuonano le sue canzoni … un’emozione indescrivibile. Ma ciò che ha reso unica la nostra visita al negozio di via del campo è stata la signora Tassio. L’abbiamo sommersa, anzi l’ho sommersa di domande, e lei rispondeva con gentilezza… Lì dentro ci siamo sentiti a casa. L’atmosfera era veramente familiare. Pensa che mentre parlavamo è entrato prima un genovese sulla sessantina e poi un giovane romano e ci siamo messi a parlare tutti allegramente di Faber! Sembravamo amici di vecchia data che si incontravano… Ti dico solo che siamo rimasti lì dentro tre ore! Puoi immaginare… E poi abbiamo anche scattato tante foto con la sua chitarra sullo sfondo… Mamma mia, troppe emozioni! Dopo una mattinata così intensa siamo andati al porto per pranzare. E dopo mostra di Lucio Fontana, al Palazzo Ducale: un’ottima occasione per conoscere ques’artista. Non è soltanto quello dei tagli, come si dice in maniera superficiale… ma un vero avanguardista! La mostra era articolata in base alle tipologie e ai color delle operei. Mi è piaciuta molto la sala bianca. Quei tagli sulla tela tinta di bianco erano veramente laceranti. Comunque la mostra si concludeva con un video, questo per fortuna più breve di quello di Fabrizio… Io e Giulio B, siamo usciti prima. Giulio B è andato all’acquario di Genova, mentre io mi sono messa a girovagare per il Palazzo Ducale, e sono stata anche a una mostra veramente interessante di un pittore chiamato Pietro Geranzani e intitolata “Ombre Ammonitrici”. Di forte impatto emotivo. E anche un po’ inquietante perché buia e lugubre. Dopo, tornata alla luce, mi sono congiunta con Marta, Edo, Giulia e Silvia e siamo andati a prendere i biglietti per il teatro di stasera: La bella Utopia di Moni Ovadia, che come tu sai adoro! Dopo abbiamo aspettato che Giulio tornasse dalla sua full immersion, nel senso letterale del termine, in mezzo agli squali e abbiamo preso un bus per Boccadasse. E’ una zona in riva al mare. Pioveva e c’era una vera tempesta. E’ stato emozionante! Ci siamo bagnati dalla testa ai piedi! Abbiamo percorso le famose Creuze che canta Fabrizio… E dopo ci siamo rinchiusi dentro un caldo bar, aspettando il taxi…Ho chiesto al taxista di cantare le canzoni in genovese di Fabrizio, ma non le conosceva… quindi le ho provato a cantarle io, perché volevo qualche dritta sul dialetto… ma non ho ottenuti i risultato sperati… Comunque tornati alla nostra Locanda, ci siamo cambiati e poi Teatro della Corte. Sul palco della Bella Utopia capeggiavano una falce, un martello e una stella. E poi lui, il grande Moni… ci ha regalato tre ininterrotte ore di spettacolo. Un monologo che ha ripercorso tutta la storia delle Russia dalla Rivoluzione d’Ottobre alla caduta di Stalin, tra canti e balli di una Russia Comunista. Che bello! Anche se ammetto un po’ pesantuccio, dopo la giornata che abbiamo avuto. Alla fine, nonostante lo spettacolo fosse stato vivamente “consigliato” dalla sottoscritta, erano tutti soddisfatti, o quasi… Dopo, mentre Silvia Giulia e Marta sono tornate in albergo in taxi, io Giulio e Edo siamo tornati a piedi, anche perché avevamo anche un po’ di fame… Dopo una inutile ricerca, abbiamo trovato un localino disposto a darci nutrimento proprio vicino alla nostra locanda…Comunque ora ti saluto anche perché domani mi aspetta una giornata dura… Dobbiamo tornare a Torino e di lì prendere l’aereo per Catania…Il mio breve soggiorno deandreiano si sta per concludere…
Elena

sabato 14 febbraio 2009

La Genova di De Andrè: pagine di diario

Genova, 4 Febbraio 2009

Caro Diario,

sono finalmente a Genova! Che giornata! Stamattina mi sono svegliata alle 5, dato che il volo per Torino è partito alle 7, ti avevo già detto che il diretto per Genova non era purtroppo disponibile.. ad ogni modo da Torino tramite il treno siamo giunti nella sua città! Che emozione! Ci siamo subito sistemati in un grazioso albergo che ti consiglio vivamente: Locanda di Palazzo Cicala… E subito dopo ci siamo fiondati da lui! Fabrizio mio! La mostra è allestita proprio nel cuore di Genova, al Palazzo Ducale. Come descrivere il coagulo di passioni, emozioni … cercherò di essere la più chiara possibile… Nella prima sala schermi su cui erano proiettati interviste, concerti di Fabrizio. L’allestimento è quello della tournè delle Nuvole. C’era la sua sedia. E poi appese al tetto le sue chitarre. E anche una A, di anarchia. Sulle pareti: foto a grandezza naturale, testi di canzoni… e anche gli autografi di alcune lettere scritte da piccino ai suoi genitori, appunti sui libri, il testo di Hotel Supramonte… E la sua pagella del liceo! Pensa che un poeta come lui era scarsissimo a scuola: 4 in filosofia! Dimenticavo… in fondo c’era anche il pianoforte, hai presente quello di famiglia a Villa Paradiso?compare spesso in alcune foto della giovinezza… Nella seconda sala, invece, non puoi immaginare che cosa hanno ingegnato! C’erano delle foto, ancora appunti etc… ma soprattutto dei tavoli con sopra tre riquadri. Bastava prendere uno dei dischi, posti al centro della sala, appoggiarlo nello spazio centrale e.... magicamente sui riquadri centrali c’era Lui! Interviste, spezzoni di concerti! Ah! Sono rimasta lì, giocando a cambiare tutti i dischi! Avresti dovuto vedere me, e anche gli altri! Eravamo tutti gasati! La terza sala era quella dei tarocchi, l’allestimento del suo ultimo concerto. C’erano due grandi schermi grazie ai quali potevamo creare dei tarocchi personalizzati. Noi ne abbiamo fatto uno ispirandoci al Suonatore Jones. E poi al centro della sala c’erano tre tarocchi sui quali si potevano vedere i vari personaggi deandreiani ballare a ritmo di musica! Io e Giulio B. ci siamo piazzati lì davanti, commentando i vari abbigliamenti degli attori… dopo siamo andati nella sala successiva. Quella delle diapositive. C’erano tante foto. Bastava sceglierne una e via… ancora interviste di Fabrizio, dei suoi amici… Ci siamo seduti a terra davanti allo schermo e le abbiamo viste tutte! Poi è venuta anche Marta. E tutti e tre lì davanti, saremo rimasti un’ora! E’ stato bello ma non sapevamo cosa ci aspettasse ancora! Nell’ultima sala, infatti, si proiettava ciclicamente un video di 5 ore, tutto su Faber! Puoi immaginare, quanto fossi contenta. Dopo due ore di video, però, ero esausta… a un certo punto io e Giulio B ci siamo addirittura sdraiati a terra… Sì perché il bello di questa mostra era questo, ti sentivi a casa, libero di comportarti come volevi! Io e gli altri ce ne siamo andati, e abbiamo lasciato lì davanti allo schermo Giulio e Marta…Usciti dalla mostra eravamo quindi: Io, Giulia S, Silvia ed Edo. Siamo andati a mangiare. Giulia ha preso uno dei suoi caffè. E dopo abbiamo fatto una passeggiata per Genova: piazza Dante, via XX Settembre (siamo stati anche in due grandissime librerie perché Edo cercava un libro di Boito, che non ha trovato a Catania, ma che non era disponibile neanche a Genova!)… Dopo nella bellissima via Garibaldi, coi suoi palazzi e le famose pinacoteche di Palazzo Rosso e Bianco e poi girovagando per i carruggi ci siamo imbattuti, involontariamente, in via Prè e del Campo, nonostante vista l’ora ce l’avessero vivamente sconsigliate, anzi vietate, sia i nostri genitori, il tizio dell’albergo e le nostre coscienze. Ma il caso a voluto così… ad ogni modo, ne siamo usciti incolumi… e non mi sono sembrate neanche zone così off limits, come si vuol far credere… insomma ho visto di peggio. Ma si vede che forse avremmo dovuto tornarci a notte inoltrata… Visto che c’eravamo persi, una coppia di Genovesi ai quali mi sono avvicinata per chiedere delle informazioni (e che hanno sussultato perché pensavano li stessi aggredendo) ci hanno condotto via da quella cattiva strada. E ho notato come loro stessi, in mezzo a quelle stradicciuole, carruggi come le chiamano loro, non soltanto non si orientano ma erano preoccupati! Comunque alla fine siamo ritornati a Palazzo Ducale per ripescare quei due, che incredibilmente erano da 4 ore davanti a quello schermo e da 7 ore circa alla mostra. Avevano il cervello fuso. Ma conoscevano Fabrizio, meglio della madre, come diceva Giulio. Marta, in quel flusso di immagini e testimonianze, aveva capito che il Fabrizio più bello è quello quarantenne. E francamente sono d’accordo con lei. Comunque dopo, ritornati alla nostra locanda, ci siamo rinfrescati e siamo andati alla ricerca del cibo. Siamo andati al porto e abbiamo trovato una pizzeria graziosa, dove abbiamo mangiato anche le famose focacce genovesi, niente di ché per la verità… ma una volta che sei lì, le mangi… E poi cinema. Milk. Che bel film! Non poteva finire in maniera migliore questa giornata così emozionante!

Elena

sabato 7 febbraio 2009

I festeggiamenti Agatini


I festeggiamenti in onore della santa Patrona di Catania, S. Agata, si sono conclusi ieri alle 9.00 circa dopo una lunga processione notturna che ha visto un cambiamento rispetto agli altri anni, infatti è stata evitata la salita di San Giuliano che a causa della pioggia mescolata alla cera sarebbe potuta diventare pericolosa. Di conseguenza è stata saltata anche la tappa al monastero delle suore di clausura, ma per prevenire un eventuale incidente, tutti hanno ritenuto che questa fosse la scelta più opportuna.
Un altro dei momenti più caratteristici della processione si è però tenuto come al solito. Stiamo parlando dello spettacolo pirotecnico di Piazza Cavour, tenutosi alle 5 del mattino. Bello ed emozionante, per quasi cinque minuti ha intrattenuto i devoti, che hanno apprezzato lo spettacolo con applausi entusiasti.
Come si evince dall'orario dei fuochi, la processione ha tenuto un passo abbastanza lento come suo solito. Per fare un esempio infatti possiamo dire che sono passate ben due ore per muoversi dall'incrocio di via Caronda con via Monserrato per poi arrivare in piazza Cavour. Tale ritardo può essere in parte giustificato dall'enorme mole di cera che veniva scaricata dal fercolo ad ogni fermata, camion interi venivano infatti riempiti dagli enormi ceri che i devoti donavano alla Santa.
Le strade sono state quindi ricoperte da uno strato di cera che con l'aiuto della pioggia si è solidificato ed è reso un po' più difficoltose le operazioni di pulizia da parte delle squadre addette, che comunque hanno iniziato a pulire fin dalle prime ore dell'alba.
Il bilancio complessivo della festa è stato comunque positivo e se da un lato ci resta l'amarezza in bocca per aver saltato una parte importante della processione (La salita di San Giuliano e il canto delle suore), dall'altro siamo soddisfatti per aver scelto un'opzione prudente. L'anno prossimo ci rifaremo!

martedì 3 febbraio 2009

Anni di piombo al Cutelli

Venerdì 30 Gennaio, al cinema Capitol, si è svolta l'assemblea degli studenti del liceo “Cutelli” sulla scottante tematica degli “Anni di Piombo”.

All'incontro, organizzato dai rappresentanti di istituto (Elena Caruso, Andrea Di Giorgio, Gabriele Savoca, Giovanni Magnano), sono intervenuti: il prof. Salvatore Di Stefano, l'on. Fabio Fatuzzo, il prof. Nunzio Famoso, la prof.ssa Anna Di Salvo e l'on. Nello Neri.

Il prof. Di Stefano ha raccontato quegli anni, ricostruendo gli avvenimenti con la scientificità dello storico. L'on. Fatuzzo ha incentrato il proprio intervento sulla responsabilità che ebbe il PCI nell'”alleanza” con la DC; il cosiddetto “compromesso storico” fu, secondo lui, la causa degli Anni di Piombo. Il prof. Famoso, invece, ha parlato della mancanza di risposte concrete da parte di uno Stato bloccato dalla cappa, anche culturale, esercitata dalla DC nei confronti di una generazione inascoltata che chiedeva un cambiamento. E proprio in questo malessere individua la causa principale degli “Anni di Piombo”. La prof. Ssa Di Salvo si è soffermata sulla sua esperienza da femminista a Catania. L'on. Neri ha incentrato il suo intervento sul valore assai più profondo della politica nei giovani di ieri rispetto che in quelli di oggi.

I relatori hanno stimolato con le proprie parole gli studenti e anche i professori ad intervenire, offrendo così nuovi spunti di riflessione.

Insomma, un'occasione per gli studenti del “Cutelli” di approfondimento di questa pagina di storia italiana, che è ancora al centro di un acceso dibattito storiografico.

Parlare degli “Anni di Piombo” a trentanni di distanza, infatti, infervora ancora gli animi di quanti ne sono stati protagonisti, e l'incontro del 30 ne è stato una prova.

Elena Caruso